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Il tratto di mare che va da San Nicola Arcella fino a Diamante è di grande interesse subacqueo. Il pescatore o il fotografo potranno trovare in questo tratto cose veramente interessanti. Gli unici consigli preliminari, oltre a quelli di tipo generale che tutti conoscono, sono che bisogna preferire Giugno Luglio e Settembre. Immergersi ad Agosto, infatti, nel periodo di maggiore affollamento turistico potrebbe essere rischioso, salvo che non si sia attrezzati per le immersioni notturne che sono senz'altro da preferirsi. Dalla torre costiera di San Nicola Arcella a Capo Scalea, la parete esterna a picco continua in mare su fondali che superano i trenta metri prima di incontrare la base sabbiosa. Tra la baia del Carpino e il comune di Scalea c'è un fondale ricco di grotte, fenditure, canali, cornicioni, franate di massi. La piana alluvionale del fiume Lao e la sua spiaggia sabbiosa, ci separano per un tratto di dieci chilometri dall'ultimo evidente tratto roccioso della riviera dei cedri: l'isola di Cirella e il tratto di mare antistante l'abitato di Diamante. Più interessante è il tratto costiero che va da Diamante agli scogli emersi di Santa Litterata. Al largo si estende una secca il cui fronte meridionale accidentato scende più o meno rapidamente fino a venti metri. Vi si possono ancora incontrare corvine, saraghi maggiori, qualche cerniotta.

 

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