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A partire dagli anni '70, una presenza sempre più stabile della Soprintendenza nell'alto Tirreno cosentino ha consentito di conseguire significativi risultati ai fini della conoscenza di una delle maggiori realtà archeologiche della Calabria settentrionale. Nel territorio comunale di Santa Maria del Cedro si trova infatti il colle di San Bartolo, presso il quale sono i resti dell'antico impianto urbanistico dell'antica città di Laos, importante colonia della polis achea di Sibari, che si rese autonoma in seguito all'invasione da parte di componenti etniche non greche. Questi resti costituiscono oggi il Parco Archeologico di Laos. Le testimonianze letterarie antiche parlano di una fondazione da parte di sibariti fuoriusciti dopo la distruzione della loro polis ad opera dei Crotoniati (510 a.C.) e di una successiva conquista di Laos da parte dei Lucani. Le fonti ricordano inoltre che invano gli abitanti di Thurii (la nuova Sibari) tentarono di riconquistarla nel 389 a.C. Furono probabilmente i Lucani, rafforzati dalla vittoria, a dar vita allo stanziamento che conosciamo, collocandolo in un luogo fra gli edifici finora identificati è da segnalare quello nel quale sono stati rinvenuti coni per battere le monete della città.

Informazioni e prenotazioni di visite guidate:
Associazione Pitagora 340 3975609 - 0985 920069
Ingresso gratuito.

Aperto da:
Lunedì a Domenica dalle ore 10,00 alle ore 14,00. Venerdì, Sabato e Domenica anche dalle 16,00 alle 10,00.
E' gradita la prenotazione.

 

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