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La Mostra archeologica permanente frammenti del passato, giuridicamente non ancora museo, sta per lasciare il Palazzo feudale di Tortora, dove fu allestita nell'ormai lontano 1999, per essere trasferita nei più adeguati e moderni locali dell'ex Municipio, sempre nel borgo antico. L'esposizione, senza dubbio la più importante del comprensorio, ospita alcuni dei reperti rinvenuti nel corso delle varie campagne di scavo che la Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria, con il fattivo contributo della locale amministrazione civica, ha effettuato a Tortora nell'ultimo ventennio. Il materiale esposto nelle tredici vetrine della mostra proviene in prevalenza dalle necropoli della città ed è organizzato secondo un percorso cronologico: dalle prime e relativamente povere sepolture enotrie, della metà del VI secolo a.C., si passa a quelle di circa cinquant'anni dopo, nelle quali il processo di ellenizzazione è attestato dalla presenza di vasellame greco e magnogreco, a figure rosse e nere, che rievoca il rito del simposio, pur se il cratere realizzato da maestranze locali conferma comunque la forte identità della popolazione indigena, peraltro dotata di una propria scrittura. Materiale di epoca romana e una piccola sezione preistorica completano la mostra, che sarà ulteriormente arricchita con il trasferimento nella nuova e più ampia sede museale.

Aperto
tutti i giorni.
Ingresso gratuito.

 

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